Disco strumentale di ambientazione new age/progressive questa interpretazione musicale della famosa spedizione del 1914 in Antartide intrapresa da Sir Ernest Shackleton, in cui, a poche miglia dal porto di arrivo, la nave rimase incagliata nel ghiacchio e tutti i membri dell'equipaggio furono recuperati salvi dopo 21 mesi.
Le musiche composte dall'artista tedesco Frank Bossert, geniale polistrumentista, sono di indiscussa bellezza, ricchezza e poesia.
La chitarra fa da padrona riportando alla luce la dolcezza dei suoni da tempo dimenticati, suoni morbidi che toccano corde più delicate dell'orecchio.
Perfetta come colonna sonora per un eventuale film sulla storia, è comunque un lavoro degno di tutto rispetto che coinvolge altre personalità importanti del panorama musicale, tra cui la voce storica degli Yes Billy Sherwood.
Sull'onda di Mike Olfield la memoria ci riporta a quello che la composizione strumentale può dare a chi l'ascolta: uno sforzo maggiore attraverso i suoni compensati però da un'esito finale assolutamento positivo.
L'album, composto da quindici tracce, è assolutamente da ascoltare. Non deluderà sicuramente.
Non si riesce ad identificare la più bella tra tutte le composizioni, quella più poetica è decisamente "In search of relief"
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